giovedì 3 luglio 2014

Il Messaggero



Cavalcando parole alate insegui l’orizzonte,
seminando briciole di sogni ma non lasciando impronte.
Corteggi le emozioni come fossero tue dame,
girovagando per la corte di ogni reame.

Di immagini incantate tu sei il creatore,
con pennelli innamorati ne plasmi il colore,
ma se madama cupidigia bussa al tuo portone,
tu voli via con lei salendo su un airone.

Compositore di melodie strampalate,
le tue note appaiono dolci e aggraziate,
le stagioni si alternano con i tuoi viaggi,
donandoti storie, intuizioni e paesaggi.

Di un nettare prelibato ci doni sapore,
mescolando pietanze ricche d’amore,
scelte in dettaglio in un giorno d’estate,
tra grida di festa e lacrime dorate.

I tuoi preziosi silenzi son custoditi da un araldo,
sommersi in un fiume di colore smeraldo.
Padrone dell’indescrivibile e delle sue origini,
tu ci insegni a volare senza più vertigini.

 - Il Poeta -