venerdì 1 aprile 2016

Raro Ascoltatore

Ti guardo, essere senza fine,
valicare pianure e immense colline.
Tu, abile a sommergere le emozioni,
sei un ladro di delicate attenzioni.

Infinito e raro ascoltatore,
Tu, che delle lacrime sei il traghettatore,
togli il respiro alle mie paure,
lasciando cadere queste armature.

Tu, guerriero bagnato dalla luna,
donami leggiadri bagliori di fortuna,
per affogare nel silenzio più remoto,
questo mio sentimento ignoto.

Tu, che un confine hai conosciuto,
trascina me, povero sprovveduto;
che sia un naufrago o un navigatore,
regalandomi il sogno che ho nel cuore.

Avvolgimi poi, nello specchio dei riflessi,
che possa esser degno di strabilianti successi,
percorrendo con le tue scarpe bagnate,
valli e sentieri di vie stellate.

-Il MARE-





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